DELLA TRADIZIONE ARMIERA
PRIMO PIANO
Il percorso museale si snoda su due piani.
La prima parte è dedicata all’evoluzione storica delle armi, rappresentata mediante significativi esemplari delle più importanti tipologie di manufatti.
Una rassegna che, senza dimenticare esempi di armi bianche ed armature, si concentra sulle armi da fuoco, a partire dal ‘500. Il percorso illustra e testimonia, in un ricco excursus di esemplari, le armi da difesa, da caccia, d’impiego militare ed il loro funzionamento.
Una particolare attenzione è riservata ai prototipi ed ai modelli che hanno costituito momenti di profonde innovazioni tecnologiche.
SECONDO PIANO
Il secondo piano contiene una significativa sezione didattica che, con l’ausilio di modelli e filmati, rende accessibile la storia dei processi tecnologici inerenti la lavorazione delle armi, la riscoperta di antiche tecniche e dimenticati processi di lavoro, affinati da esperienze secolari.
Il laboratorio didattico, allestito in modo da ricordare gli arredi di un’officina, è collocato nell’ampio sottotetto.
Villa Mutti Bernardelli
Villa Mutti Bernardelli è un vasto e complesso edificio comprendente ambienti che spaziano dal XV al XVIII secolo; è costituita da due corpi di fabbrica collegati tra loro.
Particolarmente interessanti sono alcuni locali al piano terra: un’ampia sala con camino in pietra datato 1749 e fregiato dello stemma dei Mutti; un salotto con soffitto a cassettoni sul quale compaiono i segni zodiacali accompagnati dallo stemma della Valtrompia.
Nella ex cappella privata della villa è tuttora visibile una bella scultura in bassorilievo, assegnabile al sec. XVI, raffigurante la Madonna in trono con il Bambino.
Nel corpo di fabbrica attiguo si trova un’ampia sala con copertura a volto decorata policromaticamente; separato dal portico che introduce nell’ampio parco, sta il locale delle ex stalle di cui permangono arredi lapidei ed in ferro.